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UFFICIO DEL PERSONALE

mercoledì 6 aprile 2011

Fisco europeo per chi investe in Italia

Tremonti lancia «lo shopping» tra i sistemi U.E.: l'idea lanciata già da tempo dal Ministro dell'Economia con una norma ad hoc inserita nella manovra triennale del luglio scorso (articolo 41), entra ora nella fase attuativa, anche
se sperimentale.
Il test per introdurre un regime fiscale di favore per attrarre società finanziarie partirà proprio dal capoluogo meneghino. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro Giulio Tremonti che, nel suo intervento al Salone del Risparmio, organizzato da Assogestioni, ha parlato di «shopping di regimi fiscali: se un regime di favore è buono in altri Paesi forse è buono anche qui in Italia». In sostanza, ha spiegato Tremonti, «per l'attività finanziaria l'idea è di applicare
a Milano i regimi fiscali che, per esempio, ci sono in Irlanda, per un tempo dato e a determinate condizioni». Si tratta di una sperimentazione aperta al contributo di operatori ed esperti. Tanto che lo schema di decreto sul regime fiscale di attrazione europea, pubblicato ieri sul sito del M.E.F., è accompagnato da una breve nota che specifica come i nove articoli rappresentino «una bozza aperta ad ogni proposta di miglioramento e/o di cambiamento».
Per gli interessati è a disposizione anche un indirizzo email: contributo@tesoro.it. Come spiega il Ministero si dovrà trattare di idee e/o proposte compatibili con il decreto legge n. 78. Tuttavia, «se le idee e/o proposte sono davvero valide, si può anche pensare di cambiare la legge attualmente vigente».
Come si legge nello schema del decreto le persone fisiche, società o qualsiasi ente considerato persona giuridica residenti in un altro Paese U.E. da almeno 24 mesi, potranno avviare nuove attività economiche in Italia scegliendo, ai soli fini delle imposte sui redditi, le regole di determinazione della base imponibile e le aliquote di imposta vigenti in uno degli altri Stati U.E.

Una scelta che può spaziare su tutti i regimi fiscali dei 27 e che, dunque, non obbliga l'imprenditore straniero che arriva in Italia al vincolo delle norme tributarie del suo Stato di residenza. La scelta del regime fiscale più vantaggioso dovrà essere autorizzata dalle Entrate con la presentazione di un'istanza di interpello, le cui modalità saranno fissate con un altro provvedimento dell'Agenzia.

Il Sole 24 ORE di Giovedì 7 aprile 2011

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