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UFFICIO DEL PERSONALE

martedì 19 aprile 2011

CONTRIBUTI COLF E BADANTI: I MODI (TELEMATICI E NON) PER PAGARE L'INPS

Trascorsa la scadenza dell'11 aprile scorso entro la quale i datori di lavoro domestico hanno potuto pagare i contributi INPS ancora alla vecchia maniera, cioè con il tradizionale bollettino di conto corrente postale, è necessario puntare di nuovo i riflettori sul sistema di pagamento dei contributi per fare il punto della situazione, onde evitare che, al momento della prossima scadenza (fissata all'11 luglio, perché il 10 è domenica) riferita al periodo di lavoro aprile-giugno, ancora non si sia pronti ad «usare» le opportunità messe a disposizione dall'Ente di previdenza.

I vari sistemi di pagamento:

- il bollettino Mav. Si tratta del vecchio bollettino con rinnovate caratteristiche che permettono di effettuare il versamento: 1) presso tutti gli sportelli delle varie banche, 2) presso gli uffici postali, 3) presso le tabaccherie che operano con il sistema SISAL e che espongono il logo «servizi INPS»;

- collegandosi al sito Internet www.inps.it e pagando con carta di credito; telefonando al numero verde gratuito 803.164 (cogestito da INPS e INAIL) e pagando con carta di credito. Queste due ultime modalità presuppongono che l'interessato sia registrato all'INPS e abbia il codice di riferimento PIN (in alternativa va bene la carta nazionale dei servizi CNS).

La ricevuta per la colf. Il bollettino Mav è articolato in sole due sezioni e quindi non riporta, come era invece nel bollettino postale, la sezione riservata al lavoratore sulla quale l'ufficio apponeva il visto di pagamento. Per ovviare all'inconveniente il sistema Mav riporta nella prima parte in alto, fuori del bollettino vero e proprio, due sezioni sulle quali sono già preregistrati la causale di pagamento, i codici relativi al rapporto di lavoro con le generalità, il periodo di riferimento, la somma pagata. Una delle due sezioni deve essere datata e controfirmata dal datore di lavoro e consegnata alla colf quale attestato del corretto pagamento INPS. Ovviamente su di essa l'ufficio postale non può apporre alcun visto di convalida. In ogni caso il datore di lavoro nel consegnare il foglietto può sempre esibire all'interessata la copia di pagamento bollata dall'ufficio per un'ulteriore controprova della regolarità contributiva.

Come variare i dati. Se il bollettino Mav emesso dall'INPS non si può usare in quanto sono variati alcuni dati nel corso del trimestre (il numero di ore lavoratore, ovvero la misura della paga, oppure il periodo, ecc.) il datore di lavoro può variare i dati e indicarli all'INPS, che in modo automatico ridetermina la misura del contributo da pagare e la comunica all'interessato attraverso la modifica dei Mav inseriti nel sistema. Il datore di lavoro stampa la versione aggiornata del bollettino e può versare in modo corretto.

Bollettini-fai-da-te. Da gennaio 2012 dovrà essere il datore di lavoro a «crearsi» i bollettini, entrando nel sistema telematico INPS attraverso il codice di identificazione segreto e personale PIN e poi navigando attraverso il percorso via via indicato dal sistema, per giungere al bollettino necessario per versare ogni singolo trimestre e stamparlo per poi pagarlo.

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