Cassazione, III sezione penale, sentenza 19 aprile 2011, n. 15587
La Cassazione ha stabilito che alla pena inflitta all’utilizzatore che ricorre alla somministrazione di prestatori di lavoro da parte di soggetti non autorizzati, non è applicabile l’indulto previsto dalla L. n. 241/2006, poiché questi compie un reato di natura permanente, nell’ipotesi in cui il rapporto di lavoro sia continuato oltre la data di scadenza prevista dalla legge
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